Giulia Giommi, autista di autobus residente a Genova, si è aggiudicata la quattordicesima edizione del Sabo Rosa, il riconoscimento che dal 2010, in occasione della Festa della Donna, il nostro Gruppo conferisce alla “Camionista/Autista dell’Anno”.
“Posso dire di aver respirato il profumo del gasolio fin da piccola e devo ammettere che quando ho visto le foto dell’ammortizzatore rosa mi sono innamorata subito, perché mi piace molto la componentistica dei mezzi pesanti – spiega Giulia Giommi -. Il Sabo Rosa è una bellissima iniziativa, che dà rilievo alle donne autista nell’ambito del trasporto pesante. C’è davvero molto fermento, in questo periodo, e le ragazze alla guida sono sempre di più. Questa cosa mi piace molto ed è interessante lo spazio che il Roberto Nuti Group dà alla parte femminile di questo lavoro”.
Giulia Giommi è conducente di autobus NCC da 20 e 30 posti per l’azienda genovese Cairocar e compie viaggi urbani ed extraurbani, anche verso città e luoghi del nord Italia. “La società per cui lavoro ha un parco macchine molto ampio e svolgiamo servizi di ogni genere – racconta l’Autista dell’Anno 2023 -. È un lavoro che mi piace perché guidare mi rilassa molto ed è gratificante quando alcuni clienti che ho servito in passato chiamano in azienda per chiedere che sia io l’autista per il prossimo viaggio”.
L’intervista a Giulia Giommi
Quando hai capito che quello dei trasporti sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?
Posso dire di aver respirato il profumo del gasolio fin da piccola. Mio nonno paterno, che lavorava come conducente professionale per l’Acotral, l’azienda consortile trasporti laziali di Roma, mi portava con sé nelle autorimesse, per guardare da vicino gli autobus e i motori. Da lì è nato il mio interesse. Con la patente B mi sono accorta che mi piaceva molto guidare e così ho conseguito anche la C e ho cominciato a lavorare nel trasporto di persone. Oggi sono conducente di autobus da 20 e 30 posti per un’azienda NCC di Genova e faccio viaggi urbani ed extraurbani, anche verso varie parti d’Italia.
La società per cui lavoro ha un parco macchine molto ampio e svolgiamo servizi di ogni genere: dal trasporto scolastico a quello dei lavoratori della MSC Crociere, che portiamo dal porto agli alberghi oppure da Malpensa a Genova per gli imbarchi, fino alle gite di studio universitarie oppure quelle prettamente turistiche verso destinazioni con Portofino, Santa Maria Ligure e altre nella Riviera
Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?
Devo ammettere che quando ho visto l’ammortizzatore rosa mi sono innamorata subito, perché mi piace molto la componentistica dei mezzi pesanti. Poi credo sia una bellissima iniziativa, che dà rilievo alle donne autista nell’ambito del trasporto. C’è davvero molto fermento, in questo momento, e le ragazze alla guida sono sempre di più. Questa cosa mi piace molto ed è interessante lo spazio che il Sabo Rosa dà al movimento.
Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?
Innanzitutto mi piace perché mi permette di lavorare in autonomia, anche se ovviamente sono in contatto con la clientela e i colleghi. Poi guidare mi rilassa molto ed è gratificante quando alcuni clienti che ho servito in passato chiamano in azienda per chiedere che sia io l’autista per il prossimo viaggio. Sui lati negativi devo dire, dal mio punto di vista, che gli autisti sono poco tutelati, a livello di legge. Quando succede qualcosa per strada viene spesso data la colpa al conducente e così scatta subito la sospensione della patente. All’estero c’è un’attenzione diversa per chi lavora alla guida. Poi, purtroppo, gli autisti oggi non sono trattati molto bene e sono figure quasi marginali, soprattutto nel turismo.