SABO Rosa 2010 – Elena Scognamiglio

Il premio Sabo Rosa 2010 è andato a Elena Scognamiglio, unica vigilessa del fuoco in servizio permamente effettivo nella provincia di Bologna. Elena è una delle 20 donne pompiere in Italia e da sei anni guida a tutta velocità le autoscale e gli altri mezzi pesanti che dalla centrale della Dozza, a Bologna, partono per soccorrere e, spesso, salvare vite umane.

Così l’azienda bolognese Roberto Nuti Spa ha deciso di premiare lei, nel giorno della Festa della donna, con una versione specialissima di un ammortizzatore Sabo: il prodotto di punta dell’azienda, esportato in oltre 80 Paesi per tutte le principali marche di camion, rimorchi e bus. Autobus proprio come quelli dell’Atc, che Elena ha guidato per anni, prima indossare la divisa dei Vigili del Fuoco.

Elena Scognamiglio è originaria di Napoli. Giunta a Bologna quindici anni fa, per mantenersi agli studi partecipò al concorso per entrare all’Atc e, successivamente, a quello indetto dai Vigili del Fuoco: «Mio padre era camionista e camionisti sono gli zii e i cugini. Tutti desideravano che entrassi nell’azienda di trasporti di famiglia, per questo a 21 anni avevo già tutte patenti in tasca», racconta la ragazza, che oggi vive a San Giovanni in Persiceto ed è stata una delle prime donne (la diciassettesima) ad entrare nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco: «All’inizio fu durissima. I colleghi non si fidavano di me e ho dovuto dimostrare con tanto impegno e con i fatti di essere all’altezza del compito che mi era stato assegnato».
E ora? «Ora ? dice con gli occhi illuminati dalla passione ? sono una regina. I compagni mi stimano e questo lavoro è bellissimo. Anche se è difficile e faticoso, è un lavoro che ti dà molte soddisfazioni». Il Sabo Rosa è un premio che, da quest’anno, l’azienda bolognese consegnerà a una donna che si è particolarmente distinta in un mondo tradizionalmente maschile, come quello dell’autotrasporto. La prima donna a essere premiata non poteva quindi che essere Elena Scognamiglio, «per la sua storia personale e familiare, per la professione che ha scelto e per essere, a tutti gli effetti una camionista davvero molto speciale».