E’ finita la Dakar 2022 in programma in Arabia Saudita. Ad aggiudicarsi la competizione, nella categoria auto, è stato Al-Attiyah (al suo quarto trionfo) su Toyota. Nella categoria moto ha vinto l’inglese Sam Sunderland, mentre tra i camion l’ha spuntata il russo Dimitri Sotnikov sul suo Kamaz. La Kamaz, storica casa produttrice russa di mezzi pesanti, ha piazzato i suoi camioni nei primi quattro posti. Ottimi piazzamenti anche per i mezzi Iveco, con quattro camion nelle prime dieci posizioni.
Ma al di là dei risultati sportivi, l’attenzione è stata catalizzata, come spesso accade, dai mezzi più stravaganti. Quest’anno la palma di camion più incredibile in gara se l’è aggiudicata il DAF guidato da Michiel Kuijs, Geert Van Genugten e Maikel Neijenhuis. In verità questo mostro a due teste era già apparso negli anni Ottanta quando Jan de Rooy, imprenditore olandese nel campo dei trasporti e pilota di rally, partecipò con un Daf quasi originale per poi rendersi conto, nel corso della gara, che serviva maggiore potenza. La soluzione? la più ovvia, aggiungere un altro motore fondendo due motrici, con un sistema “ad incrocio” e cambi cambi sincronizzati. Alla fine si decise di mantenere anche la cabina della seconda motrice e usarla come cuccetta per l’equipaggio.