Il terribile incidente che, in agosto, ha devastato un intero quartiere di Bologna, come sappiamo è stato causato dal tamponamento tra due automezzi. Un incidente che, se guardiamo le immagini dell’impatto, sembrava evitabile se fossero stati installati sull’automezzo che causato il tamponamento, alcuni dei più moderni dispositivi di frenata d’emergenza. Proprio in maggio è stato presentato dalla Commissione europea il terzo Pacchetto mobilità, che comprende la richiesta, per le case costruttrici, di adottare una serie di migliorie tecnologiche per ridurre gli incidenti stradali e di conseguenza il numero di morti sulle strade.
L’Unione Europea, dopo aver reso obbligatori negli anni precedenti prima l’ABS, poi l’ESP, poi vari e numerosi Airbag e in ultimo la chiamata eCall, ora punta a introdurre di serie nuovi sistemi di sicurezza, dispositivi che attualmente vengono già proposti ma mediamente all’interno del listino degli optional, con l’obiettivo di ridurre del 50% il numero di morti per incidenti stradali entro il 2030.
Dodici saranno i dispositivi che dovranno diventare obbligatori e di serie, alcuni per le automobili e altri anche per furgoni, camion e autobus.
Quali sono i dispositivi di sicurezza per camion che diventeranno obbligatori?
- Blocco dell’accensione tramite alcool test
- Sistemi di rilevamento di stanchezza del conducente
- Sistemi di rilevamento distrazione del conducente
- Segnale di frenata d’emergenza
- Cruise control intelligente
- Telecamera posteriore
L’obiettivo di questi provvedimenti è ridurre gli incidenti gravi e mortali del 50% rispetto a oggi tra il 2020 e il 2030, con l’ambizioso obiettivo di zero vittime nel 2050.
Il Roberto Nuti Group appoggia qualsiasi intervento teso a migliorare la sicurezza stradale, noi stessi mettiamo questi aspetti al centro del nostro operato. La sicurezza sul lavoro è la cosa più importante.